La giurisprudenza di qualunque organo giurisdizionale costituisce l’aspetto più importante e significativo dell’attività svolta. Costituisce da solo l’estrinsecazione del sentire, del porsi in relazione con la normativa applicata e, in particolare, dell’attività interpretativa svolta dal Giudice in relazione alle singole norme. Ciò vale tanto più per la normativa tributaria, della quale sono note la complessità, la difficoltà di coordinamento e la stessa individuazione della norma applicabile al caso concreto. In campo tributario la discrezionalità spesso lasciata agli organi accertatori di seguire un criterio anziché un altro comporta per il giudice la necessità di fissare le regole applicabili al caso concreto. Poiché l’applicazione delle regole da seguire costituisce elemento di conoscenza imprescindibile sia per il contribuente che per il fisco, oltre che strumento per il conseguimento di quel giusto processo tributario cui tutte le parti dicono di aspirare, appare evidente che la conoscenza del “pensiero” della Commissione Tributaria e del Giudice ordinario costituisce la base per una corretta attività sia da parte del fisco sia da parte del contribuente stesso.
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